Una lunga storia

Fin dai tempi remoti è sempre presente l’esigenza di un collegamento rapido della Val Luretta e parte della Val Tidone con la città di Piacenza.
Documenti della metà dell’ottocento negli archivi del Comune di Rivalta (capoluogo di Comune fino al 1889 quando diventa frazione del Comune di Gazzola) auspicano e prevedono già la costruzione di un Ponte sul Trebbia, sulla direttrice Tuna-Gossolengo.

La travagliata storia del Ponte tra Gossolengo e Tuna inizia alla fine degli anni cinquanta quando i rappresentanti dell’Amministrazione Provinciale e dei Comuni di Gossolengo, Gragnano Trebbiense, Gazzola, Piacenza, Caorso, Borgonovo Val Tidone, Pianello Val Tidone e Rivergaro decidono unanimemente di svolgere una proficua azione per la costruzione del Ponte, a seguito delle motivate richieste dei cittadini della vallata che, pur essendo poco distante dalla città, risulta essere una delle zone più depresse della provincia.

Un convegno

Nel 1968 in un Convegno presso il Municipio di Gazzola, Amministratori e tecnici dell’Amministrazione Provinciale e dei Comuni interessati, in base a considerazioni di carattere tecnico ed economico, decidono per l’urgenza del Ponte sul Trebbia fra la Val Luretta e la strada di Gossolengo.

L’ubicazione del Ponte nel punto più stretto del fiume, in una zona sufficientemente assestata, è determinata con accurati studi geotecnici sui fenomeni di variazione del corso del Trebbia e lo sposamento del suo alveo nel tempo.

La direttrice di collegamento dalla Val Luretta a Gossolengo e a Piacenza già si prevede innestata sulla futura tangenziale Sud della città, realizzata poi negli anni novanta, fino ai caselli autostradali e senza appesantire il flusso della viabilità cittadina.

Quando poi gli Enti Provinciali manifestano l’intenzione di spostare il Ponte a valle, in corrispondenza della frazione di Gragnanino di Gragnano Trebbiense (ponte che verrà poi realizzato trent’anni più tardi), il malcontento esplode e i giovani della zona raccolgono firme per protestare e minacciano l’astensione collettiva dal voto elettorale.

Il Consiglio Comunale di Gazzola richiama l’attenzione degli Organi competenti sulla necessità della valorizzazione turistica della Val Luretta e la rivalutazione economica della zona che solo il Ponte sul Trebbia all’altezza di Tuna potrà permettere.

Inaugurazione del Ponte Tuna. (Studio Fotografico e Archivio immagini storiche Bruno Cremona, Agazzano – Piacenza).

Un ponte strategico per lo sviluppo del territorio

Nel 1970 si forma presso il Municipio di Gazzola il Consorzio tra i Comuni di Agazzano, Gazzola, Gossolengo e Piozzano per promuovere ed attuare la costruzione del ponte sul fiume Trebbia tra i Comuni di Gazzola e Gossolengo all’altezza di Tuna di Gazzola. Inaugurato nel 1981, è una infrastruttura che ha permesso uno sviluppo residenziale e turistico, grazie al collegamento diretto non solo con la città di Piacenza, ma anche con la tangenziale Sud e le autostrade.

La direttrice Gossolengo-Tuna doveva proseguire dritta e costituire un collegamento ai piedi delle colline, raccordo del traffico proveniente dalle vallate (Pianello Val Tidone-Cantone-Agazzano-Ziano Piacentino-Borgonovo-Gragnano Trebbiense) per convogliarlo sui caselli autostradali senza appesantire la città, alternativa veloce e sicura alla trafficata via Emilia Pavese.

Il progetto della pedecollinare non si è mai realizzato per mancanza di fondi.

Il progetto della strada pedecollinare

Seppur con alcune modifiche, ed in forma ridotta; la strada è tutt’ora inserita all’interno del piano di sviluppo urbanistico del Comune di Gazzola: «la realizzazione di suddetta bretella dovrebbe migliorare le relazioni in direzione Est ed Ovest, verso i comuni limitrofi, mettendo direttamente in connessione la SP7 (Agazzano – Gazzola) e la SP40 (Gragnano – Travo) deviando il traffico pesante dal tratto viario tra Gazzola – Rivalta (strada “dei vini e dei sapori”) connettendosi direttamente al ponte sul Trebbia in confine col Comune di Gossolengo.»