Forum 7ª Brigata “Giustizia e Libertà” in Val Luretta

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    Resoconto Scritto Relativo alla Presenza del Distaccamento della 7ª Brigata Comandato da Barba 2° (Cesare Annoni) in Val Luretta.

    di Mauro Annoni


    DAL 3/10/44 AL 27/11/44 distaccamento a Lassano

    Il giorno 3 ottobre la squadra di Barba 2° veniva staccata verso la pianura a Larzano (Lassano) nella bassa Val Luretta per rafforzare il distaccamento autonomo del comandante Muro … oltre al compito detto sopra avrà quello di condurre attacchi per procurare vettovaglie al grosso della VII brigata … (Londei pag. 41)

    I primi giorni di ottobre sono impiegati nella sistemazione del Distaccamento a Lazzano (Lassano) a breve distanza dal Castello di Monteventano … (Settima pag. 11)

    Quinto Maschi, che sarà il secondo sindaco di Piozzano dopo la liberazione, aprirà le sue case di Lassano a vari distaccamenti: alla Punta d’Acciaio di Angelo Babini (il tenente Pirico), poi al Valoroso, quindi ad un distaccamento della 7ª Brigata, comandato da Barba 2° (Annoni) e ancora al Valoroso dopo il rastrellamento, prima che si stabilisse definitivamente a Monteventano, lasciato libero dal distaccamento autonomo di Lodovico Muratori ed Enrico Rancati. (Studi Piacentini pag. 204)

    20 ottobre 1944 Una squadra di patrioti del Distaccamento di Monteventano, al comando di Barba Secondo (e di cui fanno parte Piovesan, Piersanti, Fantoni e “Balilla”, giunge alla periferia di Piacenza e riesce ad impadronirsi di parecchio materiale della GNR (Ottolenghi pag. 79, Solari pag 63, Settima pag. 11-12)


    Attacco al presidio di San Nicolò e alla stazione di Piacenza

    La notte del 23 ottobre 1944 scese a San Nicolò il distaccamento al completo … inoltre la squadra di Barba II, cioè gli alpini di Italo Londei si porta nella parte frontale della caserma … citato Piersanti (Carrà Pag. 80-81)

    23 ottobre 1944 Una squadra volante di patrioti, insieme ad altra guidata da Muro scende da Monteventano a San Nicolò. Mentre una pattuglia di partigiani che indossano la divisa tedesca si reca alla stazione ferroviaria del paese, per catturare dei nemici, altri uomini circondano il locale del Dopolavoro presidiato da 22 tedeschi, sempre agli ordini di Muro Emilio e Barba Secondo. … Dopo un’ora di battaglia gli uomini della 7ª brigata si ritirano per ultimi inseguiti dai nuovi rinforzi giunti al nemico con due camion e una autoblinda. (Ottolenghi pag. 81, Solari pag. 63, Settima pag. 12)

    La notte del 23 ottobre insieme con una squadra del comandante Muro, il distaccamento (di Barba II) era sceso a San Nicolò … (Londei pag. 46)

    Il giorno dopo le stesse squadre … ritornavano a San Nicolò … Alla stazione ferroviaria riuscivano a far prigioniero l’intero presidio tedesco … (Londei pag. 46)

    24 ottobre 1944 le stesse squadre ritornano di giorno a San Nicolò … resa libera la via le squadre arrivano a Piacenza ed entrano in stazione ferroviaria, per catturare l’intero presidio; riusciti nell’intento e tagliati i fili del telefono, fermano un treno tedesco diretto al fronte: catturano alcuni prigionieri tra cui il fuochista e il macchinista, pure tedeschi, immobilizzando così il convoglio fino al giorno dopo. I partigiani si sono ritirati solamente nella notte … (Ottolenghi pag. 82, Solari pag. 64, Settima pag. 12-13)

    Carbonchi riporta le due azioni datandole 29 e 30 ottobre pag. 78

    6 novembre La squadra volante preleva a Gossolengo “Polveriera” 80 casse di bombe anticarro, mentre il presidio tedesco alla polveriera, si rinchiudeva per paura dei ribelli. (Solari pag. 64, Settima pag. 13)

    Il giorno 6 novembre la squadra volante di Barba 2° riusciva a penetrare nella polveriera di Gossolengo … i partigiani prelevavano 80 casse di bombe anticarro (Londei pag. 48)


    Imboscata di Pontetidone

    Dovrebbe essere avvenuta il 10 novembre … vi partecipano 25 uomini. Oltre a quelli del distaccamento di Monteventano, è presente una squadra di alpini comandata da Barba II e Italo Londei (Carrà Pag. 90-91)

    Partimmo da Monteventano di buon’ora a bordo di un autocarro per raggiungere Pontetidone … mentre io, i due Barba e gli alpini prendevamo posizione entro l’abitato. (Londei pag. 49)


    Il rastrellamento invernale.

    Il giorno 24 novembre la VII brigata veniva messa in allarme … Era assente il solo distaccamento di Barba 2° che trovavasi a Monteventano in appoggio al distaccamento autonomo del comandante Muro e già schierato in quel settore che fu uno dei primi ad essere investito, pur con attacchi di carattere diversivo … Fausto fece il punto sulla situazione. Disse che essa era ancora soddisfacente verso la pianura, da Monteventano a Montechiaro, dove Muro, Barba 2° e la III brigata di Paolo ancora tenevano le loro posizioni, essendo la pressione avversaria non così forte come negli altri settori, ma disse che anche queste formazioni avrebbero dovuto ripiegare, per evitare di venir prese alle spalle … Nel pomeriggio del giorno 27 rientrava finalmente a Bobbio il tanto atteso distaccamento di Barba II (Londei pag. 51-53)

    27 novembre 1944 Rientro a Bobbio del Distaccamento di Monteventano, il quale nel suo settore aveva combattuto, si era distinto ed imposto all’ammirazione dei patrioti delle vicine brigate (Settima pag. 14)


    A MONTEVENTANO dagli ultimi giorni del dicembre 1944 a metà febbraio 1945 (circa)

    Subito dopo Natale il distaccamento di Barba 2° fece ritorno a Monteventano con l’incarico di svolgere importanti missioni in quel settore … il 30 dicembre una forte puntata di truppe tedesche e di bersaglieri repubblicani circondò il castello di Monteventano e, dopo breve combattimento riuscì a catturare sette dei nostri alpini e ad uccidere Marcello … uno dei partigiani di Nico. I due Barba rimanevano imperterriti a Monteventano, dove più tardi furono raggiunti dallo stesso Gino Cerri. (Londei pag. 66)

    30 dicembre 1944 Forze nemiche rastrellano la zona di Monteventano; circondato il castello dopo breve combattimento, catturano sette dei nostri uomini … (Settima pag. 19)

    La VII brigata già da tempo era ormai rimasta sola a condurre la guerriglia, poiché in tutta la Val Trebbia non vi era più alcuna traccia di reparti organizzati … (Londei pag. 68)

    10 febbraio 1945 – Mazzucco si reca in missione con ordine del comandante nella zona di Rivalta. … Riesce a trovarsi con Gino Cerri, i due Barba e alcuni comandanti di plotone. Spiega la situazione, trasmette gli ordini. (Settima pag. 20)

    Il 10 febbraio inviai il maresciallo Mazzucco nella zona di Monteventano per recar ordini a quel nostro distaccamento. Insinuandosi tra le maglie dello schieramento tedesco egli riusciva a ritrovarsi con Gino Cerri e Barba 2° e imponeva loro di raggiungermi a Lagobisione. (Londei pag. 73)

    Il 5 marzo il distaccamento di Barba 2° che era stato nel frattempo richiamato da Monteventano, veniva dislocato nella zona di Centomerli … (Londei pag. 76)

    25 marzo scontro a Casa Bruschi (Rivalta) fra una nostra pattuglia di sei uomini guidati da Leggi I con pattuglie tedesche. Da parte nostra un morto Leggi II … (Settima pag. 23, Londei pag. 79)

    25 marzo Nei pressi di Rivergaro una pattuglia della VII brigata si scontra con altra delle SS di uguale forza … ucciso un prode partigiano Gino Leggi (Ottolenghi pag. 144, Carbonchi pag. 93)


    A MONTICELLO dal 5 al 17 aprile 1945

    Il giorno 5 aprile il distaccamento di Barba 2°, per non perdere il contatto col nemico, veniva trasferito dalla zona del passo di Barberino a Monticello, dove prendeva posizione nel castello. (Londei pag. 79)

    5 aprile La compagnia di Barba II viene trasferita a Monticello con compito offensivo contro elementi delle brigate nere di stanza a Montechiaro e contro le SS dislocate a Rivergaro. (Settima pag. 23)

    La 7ª Brigata Alpini d’Aosta, comandata da Italo Londei, che operava nel bobbiese, mandò un distaccamento di venticinque uomini nel castello di Monticello, … Comandava il nucleo l’alpino Barba II (Annoni) mentre Gino Cerri era il commissario della brigata. (Vescovi-Agosti pag. 318)

    6 aprile Due squadre della seconda compagnia si portano sulla strada Niviano-Rivergaro con compito di disturbo. Attaccano una colonna tedesca. (Settima pag. 23, Londei pag. 79)

    Il 6 aprile due squadre della 7ª Brigata in stanza a Monticello si portavano lungo la strada Niviano Rivergaro per disturbare il movimento nemico. … In seguito le due squadre attaccavano l’auto colonna nemica (Carbonchi pag. 96-97, Ottolenghi pag. 152)

    8 aprile Una squadra preleva 1728 bombe anticarro dalla polveriera di Gossolengo. (Londei pag. 79, Settima pag. 23, Ottolenghi pag. 152)

    12 aprile La SS prende posizione sul monte Pillerone, quota dominante Monticello; malgrado la prevalenza nemica i nostri si rifiutano di abbandonare la posizione finora tenuta e a tiro di mortaio dal nemico. (Settima pag. 23)

    Malgrado la vicinanza delle preponderanti forze nemiche e l’invito del comandante Fausto a sgomberare la zona, gli alpini di Barba 2° si rifiutarono di abbandonare il settore e si asserragliarono entro il castello. Questo rifiuto di Barba 2° fu l’origine della battaglia di Monticello, cioè dell’episodio bellico più importante di tutta la lotta partigiana in Val Trebbia. (Londei pag. 80)

    Sino dal 12 corr. Il Comando Divisionale informava il Presidio di Monticello (25 uomini della VII Brigata Alpini condotti da Gino e da Barba Secondo oltre altri sette comandati da Muro) di un vicino assalto: l’avviso fu ascoltato con grande calma. (Ottolenghi pag. 161)

    Dal canto suo il Comando di Divisione, il dodici sera, aveva informato il presidio di Monticello che un assalto dei fuorilegge si andava preparando … Consigliabile, quindi, un arretramento dello sparuto posto avanzato. Non erano però di questo parere gli uomini della Settima. (Solari pag. 186)

    Già da 4 giorni era giunto dal Comando un avvertimento che i fuorilegge della SS si sarebbero portati sul Pillerone e pertanto si consigliava un arretramento da Monticello; ma i patrioti della 7ª si erano consigliati un attimo e tutti erano scattati: non avrebbero abbandonato la posizione per alcun motivo, pronti a resistere sino all’ultimo. (Carbonchi pag. 99)

    Il Comando di divisione consigliò agli alpini di arretrare la loro postazione, ma loro, dopo essersi consultati, decisero di restare, a patto che … (Vescovi Agosti pag. 319)

    Battaglia di Monticello relazione di Cesare Annoni (Barba II) (Londei pag. 80-84)

    Il 17 aprile scendeva a Monticello il distaccamento di Barba 1° per dare il cambio a quello di Barba 2° provato dal combattimento. (Londei pag. 85, Settima pag. 25)


    FONTI:

    • Italo Londei La lotta partigiana nella Val Trebbia attraverso la storia di una brigata Estratto dalla Rassegna “Il Movimento di Liberazione in Italia” N. 59 Aprile-Giugno 1960 Fasc. II e N. 60 Luglio-Settembre 1960 Fasc. III.
    • Ettore Carrà Il distaccamento autonomo di Monteventano l’8ª e l’11ª brigata della I Divisione Piacenza 1981
    • Settima di Dio Azioni di guerra della 7ª Brigata Alpina “Gino Cerri” 1ª Divisione Piacenza, 1945
    • Relazione Storica sulla organizzazione, la dislocazione e l’attività della 1ª Divisione Piacenza di Sandro Carbonchi Capo di Stato Maggiore della 1ª Divisione Piacenza, 1945 (Archivio ISREC Piacenza)
    • Memoriale di Emilio Ottolenghi 28 aprile 1946 (Archivio ISREC Piacenza)
    • Pietro Solari Partigiani di Val Trebbia e Val Tidone, edito dal CLN di Piacenza 1945
    • Alberta Vescovi – Giovanni Agosti E verrà l’alba… Il Valoroso: una vita partigiana. Casa Ed. Vicolo del Pavone 1996
    • Studi Piacentini N. 5 del 1988 Articolo di Ettore Carrà La battaglia di Monticello nella testimonianza di alcuni civili

    Ultimo aggiornamento: 1 aprile 2019