A pochi minuti di strada da Rivalta, procedendo in direzione di Travo, si incontra l’incantevole località di Croara, con un antico bosco di latifoglie adagiato sulla prima collina della Val Trebbia. Il suolo tra i più antichi della regione, testimonia una lunga storia ambientale. E’ un terrazzo del quaternario, il livello dell’antica pianura che l’erosione dei corsi d’acqua ha smantellato, lasciando i costoni boscati che collegano pianura e collina.
Il nome potrebbe derivare da “Crovara”, luogo ricco di corvi, o dal ricordo del patrizio romano M. Corvinus Corvolaria.
Da un punto di vista naturalistico costituisce uno degli ultimi esempi di Foresta Planiziale, l’ambiente che anticamente dominava l’intera pianura padana. Per questo motivo è stato incluso nell’area protetta dal Parco del Trebbia.
Negli ultimi anni è diventato meta apprezzata dagli escursionisti e dagli amanti del cavallo o della mountain bike.
Storia
Annibale

Le vicende che coinvolgono Annibale e Tiberio Sempronio Longo nella famosa Battaglia della Trebbia comprendono un episodio poco noto svoltosi nei pressi di Croara.
Pare che il grande condottiero cartaginese avesse scelto personalmente i boschi sulle prime alture all’imbocco della valle per accampare il proprio esercito e attendere l’avanzata delle truppe romane al riparo della fitta vegetazione.
All’alba del 18 Dicembre del 218 a.C. ordinò che tutti gli uomini fossero rifocillati al caldo dei fuochi accesi e unti d’olio per resistere al freddo, alla pioggia e all’irrigidimento dei muscoli.
Solo quando fu annunciato che i Romani avevano attraversato il fiume per attaccarli fu dato ordine di scendere verso i piani acquitrinosi sottostanti e dare inizio alla battaglia.
Questa tattica e la sapiente scelta di campo dei Cartaginesi permisero una vittoria schiacciante sul nemico, che tuttavia non venne inseguito fino a Piacenza ed annientato.
Annibale fece nuovamente riparare i suoi nelle profondità della foresta, conscio che la lunga avanzata verso Roma e le difficoltà dell’inverno erano solo all’inizio.
Medioevo

La straordinaria opera di disboscamento e bonifica delle paludi messa in atto dai Romani per assoggettare e modernizzare le province ribelli come quella di Piacenza s’interruppe con la caduta dell’impero.
La rapida diminuzione di popolazione, gli sconvolgimenti sociali, i saccheggi e la perdita di conoscenze causati delle invasioni barbariche portarono all’abbandono dei grandi latifondi agricoli, ragione per cui il bosco prese il sopravvento in gran parte della pianura padana.
Solo a partire dall’anno 1000 si sarebbe ripreso ad abbattere le foreste per procurarsi il legname e per ottenere maggiori spazi coltivabili, ma l’aspetto del Bosco di Croara è rimasto immutato da allora.
Lotta Partigiana

Le colline alle spalle di Croara, tra il corso del Trebbia e la Val Luretta, hanno sempre costituito un rifugio sicuro per le popolazioni locali e un luogo strategico per avamposti, fortificazioni e torri di avvistamento delle varie signorie regnanti.
La conformazione angusta e breve della Val Luretta in particolare ha avuto un’importanza primaria nelle azioni di Resistenza al termine della seconda guerra mondiale.
Numerosi cippi e monumenti testimoniano il periodo in cui i partigiani della zona sfuggivano ai grandi rastrellamenti disperdendosi lungo la ragnatela di sentieri e mulattiere che collega i monti della zona.
Disertori, ebrei, perseguitati politici, prigionieri alleati riuscirono in questo modo a sfuggire alle incursioni dei nazi-fascisti, anche se non mancarono episodi drammatici come la famosa Battaglia al Castello di Monticello.*
* Per approfondire: “La Resistenza in Val Luretta” ad opera del giornalista, storico e partigiano Angelo Del Boca.
Natura
Parco Regionale

Situato ai piedi delle prime colline piacentine, a circa 200 m. di altitudine, si estende per un centinaio di ettari su antichi terrazzi formati dall’azione di deposito del Trebbia.
* Tali condizioni ambientali si sono conservare intatte fino ad oggi grazie alla precisa volontà dei proprietari, che utilizzavano le radure interne per pascolare bovini di razza Limousine.
Flora

Nello strato di sottobosco sono presenti specie protette come alcune varietà di Gigli e diversi tipi di Orchidee, ma è la presenza del Pungitopo a costituire una vera e propria rarità.
Fauna

Caprioli, Volpi, Cinghiali, Scoiattoli, Arvicole, Ricci, Ghiri, Picchi, Rapaci diurni e notturni e numerosi tipi di insetti e ragni trovano qui riparo dall’azione di distrurbo dell’uomo e dall’inquinamento ambientale.*
*E’ importante ricordare che nell’intera area parco è viatata sia la caccia che la pesca. Oltre a ciò si impedisce l’accesso ai veicoli a motore per non disturbare la fauna presente e per evitare il danneggiamento di nidi, tane e delicate specie floreali.
Geologia

I tipici colori giallo-arancio o bruno-rossiccio testimoniano l’origine fluviale dei terreni leggermente sabbiosi su cui sorge la vegetazione.
Turismo
Trekking

L’accesso più semplice si trova proseguendo oltre il Borgo di Rivalta, lungo la “vecchia statale 45” che nell’arco di qualche chilometro conduce al vicino paese di Travo.

Questo fiancheggia il canale centrale (Rio Colombara) fino alle pendici di Campo dei Re e Paradiso, località dalla quale si gode un’ottima vista sul paese di Rivergaro e sul vasto greto del Trebbia, poco sotto.
* I circa 4 km di sentiero si percorrono in un ora, un ora e mezza. La mancanza di fonti d’acqua e segnavia oltre che la possibile presenza di fango nei mesi invernali richiedono una preparazione adeguata, indumenti e scarpe adatte.
Mountain bike

L’avvicinamento al Bosco si può effettuare attraverso stradine di campagna, prive di traffico e talvolta addirittura sterrate, oppure grazie alla rete sentieristica del sottostante Parco Fluviale.*
* Il punto di accesso consigliato è lo stesso dedicato agli escursionisti
** La mancanza di fonti d’acqua e segnavia oltre che la possibile presenza di fango nei mesi invernali richiedono una preparazione adeguata e una buona bicicletta.
Gite a Cavallo

Nella bella stagione comitive di adulti e bambini pernottano nel Bed and Breakfast dell’ex convento e salgono a monte in sella ai cavalli del centro ippico a ridosso del Trebbia.
Golf

Qui si trova lo storico campo da golf a 18 buche; possono accedere sia i soci convenzionati che gli esterni desiderosi di noleggiare l’attrezzatura necessaria e provare a cimentarsi in questo sport.
Parchi del Ducato
Ente di Gestione per i Parchi e la Biodiversità Emilia OccidentaleEmilia Romagna Turismo
Sito ufficiale di informazione turisticaAzienda Agricola Croara Vecchia
Equitazione e gite a cavallo all’interno del ParcoGolf Croara Country Club
Storico Golf Club a ridosso del Parco